martedì 25 marzo 2014

Un dossier sulla persecuzione giudiziaria ai danni di Davide Rosci


                             “TUTTI A DIRE DELLA RABBIA DEL FIUME IN PIENA
                E NESSUNO DELLA VIOLENZA DEGLI ARGINI CHE LO COSTRINGONO”

 

Siamo il “Comitato Amici e Famigliari – Liberiamo Davide”, nato a seguito dell’ arresto di Davide Rosci, ed abbiamo scritto un piccolo dossier per portare alla luce la vicenda di Davide Rosci e quello che lui e la sua famiglia hanno subito e continuano a subire da parte di uno stato che possiamo tranquillamente definire come fascista.
Davide Rosci è uno degli imputati per gli scontri di Roma del 15 ottobre del 2011 e nell’aprile del 2012 viene messo agli arresti domiciliari.
E’ stata per noi, oltre che per lui, una sorpresa essere posto agli arresti ed infatti quando abbiamo potuto vedere il fascicolo che lo riguardava, nelle foto che lo individuavano lui non stava facendo un bel niente.
Non tira pietre, non si scaglia contro nessuno, non fà alcuna cosa che potrebbe implicarlo penalmente, ma viene fotografato vicino al blindato che prende fuoco mentre stà ridendo.  Questa sua “grave”condotta lo porterà ad essere accusato del reato fascista di “devastazione e saccheggio”.
 Che cos’è il reato di devastazione e saccheggio?
E’un reato nato nel 1930 per combattere gli antifascisti ed ancora vigente nel nostro ordinamento nonostante siano passati più di 80 anni e combattuta una guerra di liberazione.
Viene definito come incostituzionale da molte persone dato che è un reato indeterminato che punisce non una specifica condotta ma l’insieme di più azioni, anche se compiute da terzi, ed è un reato che prevede pene sprpositate dagli 8 ai 15 anni.
Và precisato che dal dopoguerra al 2000 è stato contestato solo 3 volte e sappiamo tutti quelli che sono stati il ‘68 e i gravi scontri di piazza con morti e feriti che hanno caratterizzato quegli anni. Nell’ultimo decennio però è “tornato di moda” e viene in modo sempre più arbitrario utilizzato contro chiunque scende in piazza a manifestare. Ultimo per ordine di tempo contro i “forconi” per i disordini di piazza del dicembre 2013, scontri che non hanno visto né devastazioni e né tantomeno saccheggi.
Non vogliamo ora dare un giudizio sullo stesso perché è chiaro l’uso esclusivamente repressivo, ma introdurre con queste righe quanto lo stato abbia riservato e stia ancora riservando a Davide Rosci e alla sua famiglia solo perché è un ragazzo di sinistra con i suoi ideali.
Davide è un ragazzo molto attivo a livello politico nella nostra città, Teramo, fa parte del gruppo Azione Antifascista Teramo e il suo agire viene vista come una “minaccia”, ogni sua azione è oggetto di indagini.
Colleziona una serie infinita di denuncie, come manifestazione non autorizzata, grida sediziose, tentato allarme, istigazione a delinquere, vilipendio ad organo politico, cori contro forze dell’ordine, interruzione di servizio pubblico, stalking contro il sindaco di Teramo(!), false dichiarazioni, associazione a delinquere ecc. ecc.

venerdì 14 marzo 2014

[BSATOSCANA] dossier sulle associazioni collaterali di Casapound Italia

Noi ci sentiamo politicamente obbligati a sollevare il problema, a denunciare ogni associazione collaterale di CP Italia, sopratutto in quelle occasioni in cui si sfruttano altri nomi (la Salamandra, la Foresta che avanza, Impavidi destini, Solidarites Identites) in modo da non far risultare in maniera diretta il legame tra queste associazioni e Cp Italia, così da infiltrarsi in contesti favorevoli al radicamento politico con una faccia “ripulita”, da bravi ragazzi, per poi propagandare gradualmente il fascismo, con tutto ciò che si porta dietro: identitarismo, nazionalismo, xenofobia, omofobia, sessismo, violenza squadrista. Spesso infatti la rivendicazione del lavoro svolto come associazione collaterale gira sui canali internet di Cp Italia, ma non è così evidente quando i volontari de La Salamandra girano a ripulire le case dei sardi alluvionati. Che si potrebbe dire contro volontari che armati di pala assistono gli sfollati o organizzano presidi contro le pellicce, il taglio degli alberi o il maltrattamento degli animali nei circhi?

Identificarli, denunciarli è una necessità non più rimandabile, fosse anche perchè durante le fasi di crisi economica, certa propaganda sull'italianità, contro i banchieri e i migranti ha effetti potenzialmente davvero penetranti: fare intorno a loro terra bruciata, smascherarli è parte integrante di una sacrosanta necessità di costruire un fronte antifascista capillare che impedisca lo sviluppo e l'apertura di spazi politici utili all'avanzare di concetti e organizzazioni fasciste.

CLICCARE SULL'LINK PER APRIRE IL DOSSIER
http://issuu.com/brigatadisolidarietaattivatoscana/docs/le_associazioni_collaterali_di_cpi-

venerdì 7 marzo 2014

[FIRENZE ANTIFASCISTA] Sabato 15 marzo, contro revisionismo storico, fascismo e repressione



CONTRO REVISIONISMO STORICO, FASCISMO E REPRESSIONE !

SABATO 15 MARZO, H.15, PIAZZA SAN MARCO

Il 15 marzo, a distanza di poco più di anno dall’ultima volta, i fascisti tornano a sfilare per le strade fiorentine. Sono i fascisti di Casaggì che continuano a millantare un’improbabile indipendenza quando sono a tutti gli effetti un circolo di Fratelli d’Italia che coglierà l’occasione per una passerella elettorale in vista delle comunali con Totaro in testa e delle europee. Sono quelli di Casapound… quelli delle alleanze con i neo-nazisti di Alba Dorata, delle aggressioni, delle confidenze e delle coperture con polizia e carabinieri, quelli dell'omicidio dei lavoratori senegalesi in piazza Dalmazia e del pestaggio di Piazza della Repubblica.
Questo corteo rappresenta un’ulteriore occasione per i fascisti di tornare in piazza e cercare un qualche tipo di legittimazione a livello sociale sventolando il tricolore, simbolo, a loro dire, dell’identità nazionale di un “popolo” che dovrebbe riscattare sovranità monetaria, politica e culturale.
Noi ci chiediamo: Qual è questo “popolo”? Da chi è composto il “popolo italiano”?

martedì 4 marzo 2014

[BSA TOSCANA]Livorno-Sabato 29 marzo manifestazione cittadina.Colpevoli di difendere i diritti di tutti



SABATO 29 MARZO
MANIFESTAZIONE CITTADINA.

COLPEVOLI DI DIFENDERE
I DIRITTI DI TUTTI.
CONCENTRAMENTO
IN PIAZZA SAN MARCO A LIVORNO:

DALLE ORE 15,00 FESTA DI QUARTIERE con musica di strada e concerto live degli One eat One (progetto sociale di musica elettronica), acrobazie degli skaters dell’ EX-Caserma skatepark - Livorno, allenamenti dimostrativi della PALESTRA POPOLARE RUBIN CARTER EX CASERMA OCCUPATA, banchetti informativi e di artigianato autoprodotto, mercatino di solidarietà e scambio delle BRIGATE SOLIDARIETA' ATTIVA, merenda per bambini con spettacoli di giocoleria.

DALLE ORE 17,00 CORTEO CITTADINO con Villa Sound & Red Faida Crew live on truck (Hip Hop Livorno)


MAIL per info e adesioni: excasermaoccupata@gmail.com


In poco più di due anni i comitati nati all'interno dell' Ex Caserma Occupata sono diventati un punto di riferimento per centinaia di persone. La struttura di Via Adriana, abbandonata da decenni e restituita alla città, ospita numerose attività gratuite.

sabato 1 marzo 2014

[BSA TOSCANA]Livorno.Contestati i dirigenti Coop all'assemblea dei soci


Quando l'etica solidale di COOP incontra e si scontra con le vere vittime della crisi
Dopo una presentazione tenuta dal responsabile delle politiche sociali di Coop riguardante la situazione finanziaria e le nuove proposte per il 2014, tutte incentrate sulla solidarietà e il riguardo per quella fascia di popolazione colpita dalla crisi, la parola è stata data ai soci.
Il primo intervento è arrivato da una donna, Marina, membra del comitato per il diritto all'abitare dell'Ex Caserma Occupata, che ha letto l'appello dell'associazione nazionale O.N.L.U.S. "Brigate di solidarietà attiva", da anni radicata sul territorio livornese, sul quale ha promosso iniziative di solidarietà dal basso di vario genere, dalla raccoltà di materiale e beni di prima necessità per le famiglie disagiate, ai mercatini di baratto, per non parlare degli interventi in situazioni di calamità naturali quali terremoti (L'Aquila nel 2009, in Emilia nel 2012) e alluvioni (Liguria nel 2011, Maremma nel 2013).
L'appello, che potete leggere per intero alla fine dell'articolo, voleva informare i soci presenti delle richieste fatte dall'associazone al direttivo di Unicoop Tirreno. Veniva chiesto di garantire, attraverso la suddetta associazione, alle famiglie in difficoltà economica certificata, un buono sconto da utilizzare a cadenza almeno mensile sull'acquisto di beni di prima necessità, richiesta portata avanti in molte città italiane, in alcune delle quali ci sono stati esiti positivi. Inoltre, veniva richiesto di evitare i quotidiani sprechi di beni alimentari prevedendo una qualche forma di donazione concordando con l'associazone B.S.A. il ritiro dei generi alimentari in scadenza, non più vendibili regolarmente da Coop, e di quelli che presentino difetti o lievi danni.