sabato 28 aprile 2012

[BSA NAZIONALE] Primo maggio a Pioltello: contro lo sfruttamento del lavoro l'unica soluzione è la ricomposizione di classe


Il percorso politico delle BSA nasce dalla sperimentazione di pratiche di intervento dentro le emergenze ambientali, sociali, economiche. Da l’Aquila a Nardò, passando per Lampedusa, abbiamo costruito percorsi di autorganizzazione e solidarietà in contrasto all’utilizzo politico delle “emergenze” come macchine speculative, laboratori di repressione e spazi di sospensione dei diritti. Allo stesso modo dentro un lungo processo di ristrutturazione del grande capitale produttivo e finanziario e di una sua modalità di gestione sempre più accelerata e transnazionale, l’attuale crisi economica si svela anche nei paesi del sedicente mondo sviluppato come utile strumento di progressiva distruzione dei diritti del lavoratore.  

Di fronte alla crescente destrutturazione economica e sociale, pur partendo dalla crisi dell’agricoltura e dallo sfruttamento dei braccianti, crediamo importante mantenere una visione prospettica in grado di allargarsi anche ad altre lotte di diversi territori e settori economici: ci proponiamo infatti di partecipare a processi di ricomposizione, estendendo progressivamente il nostro sostegno concreto ai percorsi di autorganizzazione dal basso e contribuendo allo scambio tra le diverse realtà già attive nel contrastare ogni forma di sfruttamento del lavoro e del territorio.
Crediamo sia innanzitutto necessario sviluppare un processo analitico collettivo che ci permetta di individuare i comuni denominatori che determinano oggi lo sfruttamento del lavoro di sempre, declinato in tutte le sue nuove forme. Si moltiplicano infatti i responsabili da individuare, che si dividono tra imprese o istituzioni pubbliche appaltanti e cooperative in appalto, tra infinite tipologie contrattuali temporanee, accordi aziendali che sostituiscono progressivamente i contratti nazionali del lavoro ed un’espansione esponenziale del lavoro nero in tutti i settori economici. 
Italiani e non italiani, giovani precari e operai specializzati, con o senza un contratto, con o senza un permesso di soggiorno, ci sembra che il risultato di fatto non cambi: tutti restiamo schiacciati sotto lo stesso sistema che ambisce ad una continua crescita dei profitti a scapito del reddito, che punta all’accentramento del potere economico e politico e procede verso un definitivo smantellamento del già insufficiente diritto del lavoro. 
Per questo motivo abbiamo invitato a partecipare al Primo Maggio a Pioltello tante persone diverse, tutte analogamente ricattate. Con il ricavato dalla vendita di arance raccolte da braccianti assunti regolarmente a Rosarno e distribuite attraverso un circuito autorganizzato alternativo, vogliamo contribuire alla cassa di resistenza dei lavoratori dell’Esselunga. 
Pensiamo infatti che a partire dalla condivisione pratica di esperienze di sfruttamento e di solidarietà tra lotte in corso, si possano muovere i primi passi per iniziare a percepirsi tutti parte di una stessa grande filiera produttiva, una lunga catena che comincia con il bracciante che lavora in nero, sfruttato dal caporale e pagato a cottimo, e arriva fino al facchino di Piacenza e all’operaio di Pioltello, assunti come soci-lavoratori e ricattati dalle cooperative del settore logistico. Un sistema che non riguarda solo produzione e commercio, che non si limita al privato ma coinvolge anche il pubblico, che abusa della catena di appalti e sub-appalti per disgregare la forza rivendicativa dei lavoratori e aumentarne la ricattabilità, mirando ad abbattere i costi del lavoro e producendo sempre maggior disoccupazione.
Il Primo Maggio saremo dunque a Pioltello. Studenti, lavoratori, precari, insieme ai braccianti, saremo davanti ai cancelli dell’Esselunga, consapevoli del fatto che questa crisi economica non è la prima e non sarà l’ultima. 
Crediamo che l’obiettivo politico finale non possa essere la rivendicazione di un posto di lavoro salariato o il mantenimento di una produzione incontrollata e svincolata dai bisogni ed usi reali, né una distribuzione della ricchezza iniqua e costruita sulla privatizzazione del tutto. Cerchiamo di costruire collettivamente processi di transizione che ci permettano di recuperare margini di sopravvivenza quotidiana e concreta, utili e necessari a rilanciare e praticare alternative e che nel tempo ci possano portare a rimettere in discussione il funzionamento dell’intero sistema economico in cui oggi siamo costretti a vivere.



Programma della giornata
h. 14:00 concentramento per corteo davanti ai cancelli del polo Esselunga,
Via Giambologna
(Pioltello)
h. 16:30 assemblea-incontro-dibattito, Parco di via Cilea angolo via Mozart – quartiere Satellite (Pioltello)
h. 18:30 Festa popolare con animazione per bambini, maratona artistica con Alessio Lega, banchetti informativi: Storia del presidio Esselunga || No Tav || Presidio permanente Martesana No Tem || Palestina || Brigate di Solidarietà Attiva || Lavoratori del sociale Pioltello e molto altro … partecipano anche Walter Leonardi || Farenheit 451 Crew || Boggie Spiders ||  Il Babau e i maledetti cretini || Ciapa No