Come Brigate di Solidarietà Attiva vogliamo ringraziare tutt* i militanti e le militanti del movimento NO TAV per la calorosa ospitalità che ci hanno offerto in questi giorni presso il campeggio autogestito di Chiomonte, durante l'iniziativa "Sentieri di autorganizzazione".
In questa occasione di lotta abbiamo avuto modo di raccontare alcune delle esperienze, dei progetti e degli interventi che in questi ultimi anni abbiamo portato avanti in tutta Italia e di quelli che sono ancora attivi in questa estate del 2013, avendo da sempre come scopo e valore fondante il radicamento e l’autorganizzazione dal basso nei territori in cui decidiamo di intervenire.
Dopo l’esperienza fondamentale che ha portato alla nostra nascita nel 2009, in occasione del terremoto in Abruzzo, siamo sempre intervenuti con le nostre pratiche e i nostri metodi, nelle situazioni di calamità naturale, dalle alluvioni del 2011 e 2012 in Liguria e Toscana, al terremoto in Emilia della scorsa estate, in cui abbiamo avuto la possibilità di condividere momenti di lotta e di solidarietà con alcuni esponenti del movimento NO TAV, che hanno deciso di portarci con continuità il loro sostegno nei campi autorganizzati di cittadini colpiti dal sisma da noi gestiti, permettendoci di collaborare direttamente e di avvicinare le nostre lotte, attraverso il confronto tra le nostre reciproche pratiche e metodi.
Ma, oltre agli interventi nelle calamità, in questi anni abbiamo organizzato e realizzato, prima come Brigate e poi come Rete Campagne in Lotta, anche progetti di intervento diretto o di monitoraggio, in zone di produzione agricola ad ampio impiego di manodopera bracciantile che lavora in condizioni di estrema schiavitù, sfruttata dal sistema del caporalato delle mafie agricole, con azioni di solidarietà e sostegno ai lavoratori migranti mirate a fornire loro strumenti e conoscenze che possano portarli, partendo dal prendere coscienza della propria situazione, all’autorganizzazione dal basso, alla conoscenza e alla rivendicazione dei propri diritti, messi costantemente a dura prova da una legge come la Bossi-Fini che, sotto le spoglie di una norma regolatrice degli ingressi in Italia, legittima in realtà forme di sfruttamento e nuove realtà di precariato e di repressione della dignità umana, come la negazione del diritto all’abitare di questi lavoratori che sono invece alla base della filiera alimentare che, mentre consente al popolo italiano di mangiare tre volte al giorno, nasconde un enorme sommerso di contraddizioni e lavoro grigio per italiani e non. Dal profondo Sud di Lampedusa in Sicilia, di Nardò e Foggia in Puglia e di Rosarno in Calabria, al profondo Nord di Saluzzo (Cuneo), ci siamo addentrati in situazioni di sfruttamento estremo determinato dall'intreccio tra malavita organizzata e meccanismi del capitalismo, gli stessi che provocano ogni giorno la diffusione di sentimenti xenofobi per creare quel clima di guerra tra poveri che è funzionale alla riduzione delle tutele di tutti i lavoratori e cittadini, sia italiani che stranieri.
Un altro grande ringraziamento va infine a chi in questi giorni in valle è intervenuto al nostro fianco, al Comitato Amici e Familiari di Davide Rosci, arrestato e detenuto ingiustamente per i fatti di Roma del 15 Ottobre 2011 e all’ Associazione Contro Gli Abusi in Divisa (A.C.A.D.), che combatte ogni giorno contro la repressione da parte delle forze dell’ordine, diventata ormai particolarmente feroce contro chi dal basso lotta ogni giorno per rivendicare i propri diritti o difendere il proprio territorio dalle speculazioni di questo Stato di mafia, come i molti compagni e le molte compagne NO TAV arrestati e perquisiti anche nelle ultime settimane, con accuse gravissime e infamanti, a cui va tutta la nostra solidarietà e il nostro incoraggiamento.
LIBERI/E TUTTI/E!
UNITI SIAMO TUTTO DIVISI SIAMO CANAGLIA !
A SARÀ DÜRA! ORA E SEMPRE NO TAV!
Brigate di Solidarietà Attiva