sabato 1 marzo 2014

[BSA TOSCANA]Livorno.Contestati i dirigenti Coop all'assemblea dei soci


Quando l'etica solidale di COOP incontra e si scontra con le vere vittime della crisi
Dopo una presentazione tenuta dal responsabile delle politiche sociali di Coop riguardante la situazione finanziaria e le nuove proposte per il 2014, tutte incentrate sulla solidarietà e il riguardo per quella fascia di popolazione colpita dalla crisi, la parola è stata data ai soci.
Il primo intervento è arrivato da una donna, Marina, membra del comitato per il diritto all'abitare dell'Ex Caserma Occupata, che ha letto l'appello dell'associazione nazionale O.N.L.U.S. "Brigate di solidarietà attiva", da anni radicata sul territorio livornese, sul quale ha promosso iniziative di solidarietà dal basso di vario genere, dalla raccoltà di materiale e beni di prima necessità per le famiglie disagiate, ai mercatini di baratto, per non parlare degli interventi in situazioni di calamità naturali quali terremoti (L'Aquila nel 2009, in Emilia nel 2012) e alluvioni (Liguria nel 2011, Maremma nel 2013).
L'appello, che potete leggere per intero alla fine dell'articolo, voleva informare i soci presenti delle richieste fatte dall'associazone al direttivo di Unicoop Tirreno. Veniva chiesto di garantire, attraverso la suddetta associazione, alle famiglie in difficoltà economica certificata, un buono sconto da utilizzare a cadenza almeno mensile sull'acquisto di beni di prima necessità, richiesta portata avanti in molte città italiane, in alcune delle quali ci sono stati esiti positivi. Inoltre, veniva richiesto di evitare i quotidiani sprechi di beni alimentari prevedendo una qualche forma di donazione concordando con l'associazone B.S.A. il ritiro dei generi alimentari in scadenza, non più vendibili regolarmente da Coop, e di quelli che presentino difetti o lievi danni.
 

L'associazione B.S.A. da mesi incontra la dirigenza alla quale ha presentato una richiesta formale di partecipazione al progetto "Buon Fine" di Unicoop Tirreno, che già comprende la fondazione Caritas. Nel corso degli incontri, dopo un'iniziale apertura, la Coop ha negato entrambe le richieste, lasciando aperta solo l'ipotesi, ma non la certezza, di poter accedere al ritiro di alcuni prodotti nel nuovo punto vendita di P.zza Mazzini, che aprirà, se aprirà, la prossima estate.
Se alla richiesta dei buoni sconto, l'unica soluzione proposta è stata quella di comprare dall'associazione dei buoni con un controvalore in euro da dare poi alle famiglie per fare la spesa, nel secondo caso, la richiesta di raccogliere gli sprechi alimentari è stata bocciata con la motivazione che la Coop non può, da accordo formale e scritto, accogliere altre associazioni nel progetto, promettendo di mantenere il monopolio della raccolta alla Caritas.
Finito l'intervento della donna, c'è stato un susseguirsi di interventi di altri membri dell'assemblea, che si sono dichiarati favorevoli all'iniziativa, ribadendo che, in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, è impensabile e quasi offensivo che cibo ancora commestibile sia gettato nell'immondizia invece che essere donato a chi ne ha bisogno.
Il tavolo Coop che tra gli altri contava la presenza del presidente di Unicoop Tirreno, ha sviato le domande più scomode, e, anche oggi, di fronte a più di 300 persone, ha pubblicamente confermato tutte le motivazioni del loro rifiuto, in particolare che il protocollo attivo con Caritas di fatto esclude la possibilità di donare gli sprechi ad altre ONLUS nonostante le quantità di alimenti buttati via ogni giorno siano palesemente in netto esubero rispetto a quanto ritirato da Caritas, cosa che più volte è stata confermata anche dagli stessi lavoratori dei magazzini che vedono sul campo quanto accade, a differenza di ogni dirigente.
A margine dell'assemblea, i membri dell'associazione hanno avuto un colloquio informale con i dirigenti presenti. L'argomento della conversazione riguardava ancora una volta la quantità di sprechi alimentari prodotti soprattutto dall'Ipercoop, anche a causa della mancanza di ritiro quotidiano della Caritas, informazioni arrivate all'associazione tramite lavoratori dello stesso punto vendita, impiegati nel magazzino. Informazione negata più e più volte dai dirigenti, che hanno garantito che la fondazione Caritas ogni giorno effettua i ritiri e che la merce è smaltita tramite raccolta differenziata, altro argomento contestato dall'associazione. Il colloquio è finito con la promessa di nuovi controlli sulle suddette questioni sia da parte della Coop che da parte dell'associazione e con una serie di nuovi incontri per  riuscire ad accordare intanto il ritiro dal punto vendita che aprirà a Porta a Mare la prossima estate e per cercare di far rivedere le risposte negative sugli altri punti vendita.
Niente è stato escluso e la trattativa è ancora aperta ed in via di sviluppo.

Il volantino distrubuito ai soci
28 Febbario 2014 - Assemblea dei soci a Livorno


MA LA COOP SIAMO NOI?

Da qualche mese come Soci Coop, consumatori e lavoratori, e volontari dell'associazione nazionale "Brigate di Solidarietà Attiva" O.N.L.U.S., abbiamo iniziato un percorso, insieme all'associazione "Mensa Popolare Autogestita"",  al "Comitato autorganizzato dei disoccupati e precari" e al "Comitato autonomo per il diritto all'abitare" di Livorno, che ci ha portato ad incontrare in più occasioni, prima i soci-lavoratori stessi dei punti vendita Coop e, successivamente, il responsabile delle politiche sociali di Unicoop Tirreno, sul tema degli sprechi alimentari, delle politiche sociali in corso per la loro riduzione e delle modalità di smaltimento dei prodotti e dei rifiuti.

Nel corso di questi incontri abbiamo più volte chiesto ufficialmente:
A) Di garantire, attraverso la nostra associazione, alle famiglie in difficoltà economica certificata un buono sconto da utilizzare a cadenza almeno mensile sull'acquisto di beni di prima necessità

B) Di evitare i quotidiani sprechi di beni alimentari prevedendo una qualche forma di donazione e  concordando con l'associazione B.S.A. il ritiro dei generi alimentari in scadenza, non più vendibili regolarmente da Coop, e di quelli che presentino difetti o lievi danni


Dopo alcune iniziali aperture Unicoop ha negato entrambe le nostre richieste, lasciando aperta solo l'ipotesi, ma non la certezza, di poter accedere al ritiro di alcuni prodotti nel nuovo punto vendita di P.zza Mazzini, che aprirà, se aprirà, la prossima estate.
Nel rifiutare in pratica tutte le nostre richieste, la direzione, ci ha posto le seguenti motivazioni:

- Unicoop Tirreno non può donarci gli sprechi alimentari perchè ha già attivo un protocollo con Caritas che ha di fatto il "monopolio assoluto" nonostante le quantità di alimenti buttati via ogni giorno siano palesemente in netto esubero rispetto a quanto ritirato da Caritas come ci è stato più volte confermato anche dagli stessi lavoratori dei magazzini.
Ci teniamo a sottolineare a questo proposito anche come siamo certi che nella maggioranza dei punti vendita Coop non venga fatta nessuna raccolta differenziata dei rifiuti e di come questi vengano regolarmente ritirati e smaltiti in modo generico e, spesso ambiguo, dalle aziende private (vedi Lonzi Metalli) che lavorano in appalto per AAMPS.

- La direzione di Unicoop Tirreno ha poi dimostrato, a nostro avviso, tutta la propria incoerenza e scarsa capacità di marketing, rispondendoci anche che non può erogare nessun buono spesa per soci e consumatori che presentino dichiarazioni quali Isee e certificato di disoccupazione,  perchè, a causa della crisi, Coop ha già perso una intera fascia di clienti che hanno visto cadere il loro potere di acquisto, ironia della sorte, proprio quella stessa fascia di cittadini livornesi che noi, con i nostri progetti e le nostre richieste, soprattutto quella dei buoni, cercavamo di riportare all'interno dei punti vendita Coop per fare la spesa.

Con questo volantino chiediamo ai soci coop, consumatori, lavoratori e correntisti, di chiedere a gran voce alla propria cooperativa che vengano attivate al più presto reali politiche di solidarietà dal basso rivolte alle persone in difficoltà della nostra città



PER QUESTO CHIEDIAMO A TUTTI I SOCI COOP DI FIRMARE OGGI STESSO QUESTO APPELLO DI SOLIDARIETA' SOTTOSCRIVENDO LE RICHIESTE CHE ABBIAMO SOTTOPOSTO ALL'UNICOOP TIRRENO                                                             

I Soci Coop consumatori, lavoratori e correntisti. Le Brigate di Solidarietà Attiva O.n.l.u.s. Il Comitato livornese disoccupati e precari. Le famiglie del comitato per il diritto all'abitare di Livorno.