domenica 27 novembre 2011

[bsa emergenza alluvione] report 27 novembre: al via i lavori nelle frazioni e le prime lotte politiche


Brugnato, 26/11/11  
Le strade per le frazioni di Brugnato sono state liberate dai detriti e dalle frane soltanto da pochi giorni.
La Brigata ha organizzato gruppi operativi a Cassana e Casale di Pignone.
Entrambe le zone si presentano ancora come nei giorni dell’emergenza, molte abitazioni sono ancora senza corrente e acqua. Ad eccezione dell’Associazione degli Alpini volontari non troviamo nessuno ad aiutare la popolazione.
La montagna appare devastata, smottamenti ancora incombenti e vaste zone che sembrano franabili.
Sia a Cassana che a Casale molte famiglie hanno lasciato momentaneamente le loro abitazioni, tranne gli anziani che ci chiedono aiuto.
Raccogliendo testimonianze e documentazione fotografica, si è ricostruito la dinamica della devastazione: l’imponente precipitazione e l’incuria dei boschi, hanno causato due successive onde di piena che hanno trovato come ostacolo Il ponte al centro del paese ( Casale) trascinando alberi, tronchi e detriti, i quali hanno ostruito il naturale deflusso delle acque. L’inondazione del fiume ha invaso il paese, raggiungendo i primi piani delle case.
 A differenza di tutte le alluvioni che ci sono state nel corso degli anni, quest’ultima è stata aggravata dalla mal gestione delle zone boschive.  
Ad un mese dall’evento, la popolazione di Brugnato e frazioni, ha organizzato una partecipata fiaccolata in ricordo delle vittime, alla presenza delle autorità. Abbiamo affiancato la popolazione sull’iniziativa, anche in virtù del fatto che alcuni proponevano un invasione del casello autostradale, per rendere pubblico il disagio ancora presente.
Restiamo sconvolti inoltre, come molti cittadini, dalla notizia del via libera delle autorità ad un mega outlet da costruire nei pressi di Brugnato: è chiaro a tutti che nemmeno una tragedia come questa riesca ad arrestare la furiosa marcia della cementificazione e del profitto a tutti i costi. Non mancheremo di lottare anche per questo, ribadendo il valore della vita, della salute e dell'ambiente contro la mera e disumana accumulazione di denaro.
Il lavoro di documentazione invece prosegue con le riprese e le interviste di Tommy  e Paolo, i quali hanno potuto relazionarsi con le persone da noi contattate e che si sono rese disponibili. Riteniamo fondamentale divulgare le immagini ancora impressionanti, nonostante sia passato un mese dall’alluvione.
La divulgazione di volantini in cui scrivere notizie su di noi, e divulgare i nostri numeri di riferimento, diventa essenziale per radicare la Brigata sul territorio e far conoscere la nostra prospettiva di lavoro sociale.


Creare conflitto e coscienza di classe. La solidarietà attiva funziona lavorando soprattutto se si riesce a essere coordinati