domenica 1 giugno 2014

UN ALTRO MORTO A ROSARNO, UN'ALTRA VITTIMA DEL CAPITALE E DELL'INDIFFERENZA.



Non ne parla nessuno, ma un lavoratore di Rosarno, Jhonn, un giovane ragazzo Ganese, ha perso la vita nella notte   del 26 maggio
, investito sulla sua bicicletta, in una delle strade che collegano i campi di raccolta alle abitazioni di fortuna. A Rosarno si uccide ancora, a Rosarno come un anno fa per la strada si muore, con la complicità delle istituzione locali che hanno ridotto le sue strade a percorsi dissestati, non illuminati, e privi completamente di marciapiedi e piste ciclabili, quelle strade che spesso sono anche i percorsi dello sfruttamento verso un lavoro nei campi dove migliaia di persone continuano ancora a lavorare per quattro soldi sotto la costante minaccia della Bossi-Fini, del padrone e dei suoi caporali, e di una guerra tra poveri alimentata dalla crisi. Si sopravvive nascosti o nelle poche tendopoli, e si muore di freddo in inverno e di caldo d’estate, si muore a lavoro, si muore nella speranza di trovarlo, si muore nelle strade.
Non si sa niente di questa tragica morte, nessuno scrive, nessuno parla, c’è solo una foto, una bicicletta al suolo con tanto di indicatori di posizione a palesarne il passaggio, le due luci fanno male, fanno pensare che non sia stato impossibile vedere, che il razzismo sia ancora una volta il vero colpevole.
Il problema dei braccianti migranti che muoio per strada è a Rosarno un problema molto sentito, tantochè il 17 Marzo del 2013 i lavoratori hanno spontaneamente organizzato, assieme a una rete di realtà antirazziste e solidali, un corteo che chiedesse più sicurezza nelle strade e più rispetto verso di loro.
Nella “civilissima” Italia del 2014 i lavoratori hanno dovuto manifestare affinchè nessuno muoia investito in strade insicure o per motivi di odio razziale.

BRIGATE DI SOLIDARIETA' ATTIVA