Stamattina, nell’indifferenza dell’amministrazione comunale, un ingente
schieramento di forze “dell’ordine” ha iniziato lo sgombero all’ex
colorificio liberato di Pisa, concretizzando la sentenza del tribunale
che aveva disposto il sequestro dell'immobile per restituirlo alle
speculazioni.
14mila metri quadrati recuperati dal Municipio dei Beni Comuni nell'ottobre
di un anno fa e restituiti alla collettività dopo 7 anni di totale
abbandono, in pochi mesi sono stati sede di tantissime attività
sociali, culturali e politiche, in pochi mesi la forza
dell’autorganizzazione dei compagni pisani, è stata un esempio per
tutti, ma ancora una volta si preferisce tenere un posto chiuso
piuttosto che al suo interno si sviluppino attività sociali e spazi di
lotta, ancora una volta si preferisce sgomberare in nome della
"legalità" che difende padroni e speculazioni.
Un posto aperto è un posto per tutti, per dar voce e per sostenere tutte le lotte.
Un posto chiuso è ancora una volta la dimostrazione di una volontà di repressione in nome della speculazione.
“In questi mesi noi abbiamo liberato un sogno, ridare vita ad uno
spazio capace di costruire nuova politica e società, mettendo al centro
del dibattito pubblico locale e nazionale la questione dei limiti alla
proprietà privata…..una comunità intera che non è più disposta a
scendere a patti con l'arroganza di una società dove l'unica unità di
misura è il profitto, i diritti inalienabili della proprietà privata ed
il consumo di suolo e delle risorse naturali. Il loro assedio è appena
iniziato, il nostro continua da più di un anno e certo non finirà oggi.”
LE IDEE NON SI SGOMBERANO!
MASSIMA SOLIDARIETA' A TUTTI I COMPAGNI E LE COMPAGNE DELL'EX-COLORIFICIO LIBERATO.
Alla repressione si risponde con una nuova occupazione!
Brigata di solidarietà attiva Toscana