Per i diritti dei lavoratori
per l’agricoltura contadina
per un’altra risposta alla crisi
Rosarno, 7 gennaio 2010: dopo
l’ennesimo atto di violenza subito, scoppia la rabbia dei braccianti
africani impiegati nella raccolta degli agrumi. I dannati della terra si
ribellano e quello che ne segue sono la caccia all’uomo, i linciaggi,
la deportazione di Stato.
Quello
che è accaduto in quei giorni nella Piana di Gioia Tauro ha fatto il
giro del mondo, scosso profondamente l’opinione pubblica, svelato i
retroscena dell’agro-bussines, delineato le responsabilità dello Stato
italiano. Molte le promesse e i proclami, pochi i fatti!
Ad oggi, a quattro anni da quella rivolta, di questo sistema poco è cambiato!
Migliaia
di persone continuano ancora a lavorare per quattro soldi sotto la
costante minaccia della Bossi-Fini, del padrone e dei suoi caporali, e
di una guerra tra poveri alimentata dalla crisi. Si sopravvive nascosti o
nelle poche tendopoli, e si muore di freddo, al lavoro o sotto una
macchina nel buoi delle campagne. Questa non è Rosarno, è l’Italia.
L’Italia dei pomodori, delle patate, delle angurie, dei kiwi… Questo è
il sistema agroindustriale, voluto dalla UE e dalle organizzazioni
padronali. Questo è il capitalismo nelle campagne, la filiera tutta
italiana dello sfruttamento, che porta il Made in Italy sugli scaffali
del mondo e garantisce i profitti alla Grande Distribuzione Organizzata
(GDO).
Auchan, Carrefour, Esselunga, Coop, etc. stabiliscono
il prezzo di acquisto ai produttori, un prezzo che i piccoli sono
costretti a subire e le medie-grandi imprese sostengono con
l’abbattimento dei costi di manodopera.
Sda, Bartolini, Tnt, Dhl, Gls
le multinazionali che gestiscono e spostano gran parte del flusso di
merci che circolano in Italia, appaltando il lavoro a cooperative che
hanno istituito un sistema di vero e proprio "caporalato legalizzato"
che impiega per lo più manodopera a basto costo immigrata.
MA C’è CHI DICE NO!
C’è
chi ha deciso di non essere più invisibile. Lavoratori consapevoli di
reggere una buona parte dell’economia italiana hanno cominciato a
lottare per garantirsi un salario minimo, un alloggio dignitoso, la
tutela sanitaria e le norme di sicurezza. Nelle campagne del sud a
Rosarno, a Nardò, nella Capitanata, a Boreano, ... fino al nord a
Salluzzo. a Castel Nuovo Scrivia, … Sul fronte metropolitano invece le
lotte dei facchini che si sono autorganizzati nel settore della
logistica per uscire dal super-sfruttamento.
C'è chi ha deciso di costruire una rete nazionale, Campagne in Lotta,
che agisce nei territori ponendo il lavoro e la salvaguardia del
territorio al centro delle politiche sull’alimentazione e l’agricoltura,
la regolarizzazione dei lavoratori immigrati al centro della lotta al
lavoro nero e al caporalato, l’unità dei braccianti, contadini, operai
dell’agroalimentare e lavoratori-consumatori contro i profitti della
Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e delle multinazionali.
C'è chi nelle metropoli, per garantire la propria sovranità alimentare, si è organizzato fuori delle logiche della GDO, nei Gruppi di acquisto solidale e popolare,
per recuperare la dimensione solidale tra chi acquista e chi produce,
attori principali e consapevoli di un processo che parte dalla terra e
dal rispetto del territorio, passa dal riconoscimento dei diritti di chi
lavora e arriva all’esigenza di mangiare cibo di qualità. Ad un costo
equo.
C'è chi, come “SOS Rosarno”,
sperimenta un’agricoltura altra, unendo le istanze di braccianti
africani e piccoli produttori della piana strozzati dalla GDO e grossi
commercianti locali, garantendo prodotti alimentari sani e naturali a
prezzi equi e sostenibili.
Come
lavoratori, immigrati ed italiani, contadini e consumatori critici e
consapevoli in occasione del quarto anniversario della rivolta di
Rosarno lanciamo una giornata di mobilitazione :
11 GENNAIO 2014 GIORNATA DI SOSTEGNO
ALLA RESISTENZA CONTADINA E BRACCIANTILE
Roma dalle ore 10:00 alle 14:00
fuori il supermercato
Coop di Largo Agosta
LIVORNO
ORE 10.00 fuori dall'IPERCOOP di Porta A Terra
(c/o centro comm.le fonti del corallo)
ORE 10.00 fuori dall'IPERCOOP di Porta A Terra
(c/o centro comm.le fonti del corallo)
FIRENZE
CENTRO COMMERCIALE COOP GAVINANA,
CENTRO COMMERCIALE COOP GAVINANA,
VIA ERBOSA 66b/c,68
BOLOGNA
dalle ore 10:00 alle 14:00
fuori dagli IPERCOOP Centro BORGO e Centro NOVA
dalle ore 10:00 alle 14:00
fuori dagli IPERCOOP Centro BORGO e Centro NOVA
MILANO
dalle ore 10.00
DAVANTI ALLA COOP IN VIALE UMBRIA ANGOLO VIA COLETTADistribuzione delle arance di “SOS Rosarno” a sostegno della Cassa di resistenza contadina e bracciantile.
Azione informativa per svelare ai soci e consumatori Coop, la falsa etica che nasconde i profitti di uno dei principali gruppi della GDO, per rivendicare un prezzo Equo e sostenibile per produttori e consumatori.
per rispondere alla crisi con la solidarieta’
contro i profitti della Grande Distribuzione Organizzata
CONTRO L’IMPOSIZIONE DELLA CLANDESTINITÁ E LO SFRUTTAMENTO
PER LA CHIUSURA DI TUTTI I CIE E L’ABOLIZIONE DELLA BOSSI-FINI
PER LA DIFESA DELL’AGRICOLTURA CONTADINA E LA SOVRANITA’ ALIMENTARE
TERRA, LAVORO… LIBERAZIONE