mercoledì 9 luglio 2014

CASTELNUOVO E BASSA VALLE SCRIVIA, LA LOTTA DEI BRACCIANTI CONTINUA!

“C’è una situazione in Bassa Valle Scrivia di violazione continua di leggi e di contratti nelle campagne. Non ci risulta che quest’estate siano stati effettuati controlli in loco; o meglio, un controllo è avvenuto – ci risulta – il 17 ottobre, quando ormai la stagione agricola volgeva al termine! Vogliamo capire qual è il percorso di ripristino della legalità e per l’applicazione dei contratti e delle leggi sul lavoro.
Questo stato di cose non può continuare, prima o poi si riscia una nuova esplosione, nel silenzio totale di istituzioni e di organismi di sorveglianza”.
Questo era un “pezzo” del comunicato stampa del 27 ottobre 2013 del Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia, realtà autorganizzata composta da braccianti e solidali, nata sull’onda della lotta dei 74 giorni dei braccianti marocchini dell’azienda agricola Lazzaro Bruno e Mauro di Castelnuovo Scrivia.
Sapevamo che non era finita, che le situazioni di lavoro schiavista nelle campagne caratterizzano l’agricoltura ortofrutticola della Bassa Valle Scrivia e di altre zone del Piemonte: salari di fame, condizioni di lavoro bestiali, manodopera in “nero”, rinnovo di permessi di soggiorno dietro pagamento. Insomma, un’altra “Rosarno” al nord, ad una manciata di chilometri da Milano, in un’area di agricoltura d’eccellenza, dove la grande distribuzione commerciale si riforniva dei suoi prodotti.
E’ dunque merito anche delle nostre pressioni e denunce se, quest’anno, le cose stanno andando diversamente.