sabato 21 dicembre 2013

Lager di Lampedusa: dalle Coop rosse a CL, ecco chi specula sull’accoglienza ai migranti

di Alessandra Ziniti*

Più ne stipano in una camerata meglio è, più a lungo restano meglio è, e se sono minorenni ancora meglio, lo Stato paga di più. Ad ogni barcone che arriva, i “professionisti dell’accoglienza” mettono mano alla calcolatrice e le cifre hanno sempre molti zeri. Più di 1.800.000 euro al giorno: tanto, nel 2013, ha speso l’Italia per garantire l’accoglienza ai 40.244 migranti sbarcati sulle nostre coste. Un letto, i pasti, il vestiario, i farmaci necessari e un minimo di pocket money: 45 euro al giorno è la spesa media per ogni immigrato che mette piede in uno dei 27 tra centri di accoglienza, centri di identificazione ed espulsione e centri per richiedenti asilo. Una cifra che aumenta fino a 70 euro se si tratta di minori (8.000 quelli arrivati quest’anno) in considerazione della particolare assistenza che dovrebbe essere loro garantita.

È una torta luculliana quella che in Italia si spartiscono ormai da dieci anni veri e propri “colossi” del business dell’accoglienza: dalla Legacoop alle imprese di Comunione e Liberazione, dalle aziende vicine alla Lega alle multinazionali.

domenica 8 dicembre 2013

[FIRENZE ANTIFASCISTA] Per ricordare Samb e Diop e tutte le altre vittime della violenza fascista.


VENERDÌ 13 DICEMBRE
MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA
ORE 17.30 IN SAN LORENZO
Per ricordare Samb e Diop e tutte le altre vittime della violenza fascista.


Il 13 dicembre di due anni fa la strage fascista di Piazza Dalmazia: il neofascista Casseri uccide due lavoratori ambulanti di origine senegalese e ne ferisce gravemente altri tre, per poi morire (si spara? gli sparano?) nel parcheggio di San Lorenzo. Da subito la versione a cui viene dato più risalto fu quella del "gesto isolato di un folle". Una versione comoda a tanti. Una versione autoassolutoria per troppi. La procura aprì un'inchiesta che si chiuse ufficialmente un anno dopo e avvallò la versione della prim'ora: il fascista di Casa Pound Casseri era un folle che aveva agito da solo e non se ne parli più! Chiusa senza dare una risposta ai pesanti interrogativi sui rapporti tra Casseri e altri neofascisti, le collusioni e le responsabilità della Questura di Pistoia nella concessione del porto d’armi, la casa svuotata di Casseri: questo è probabilmente il motivo per cui l'inchiesta è stata insabbiata. Far emergere la verità sul 13 dicembre avrebbe voluto dire parlare e svelare i legami ancora esistenti tra fascisti e apparati dello Stato.

domenica 1 dicembre 2013

GOOD MORNING LAMPEDUSA

A due mesi dagli ultimi tragici naufragi nel Canale di Sicilia l’orizzonte che si scorge da Lampedusa non è più infinito.
Il dispiegamento di forze aeree e navali è degno delle tante “missioni” del nostro esercito. “Mare Nostrum” è di fatto una missione militare-umanitaria la cui finalità sarebbe quella di prestare soccorsi ai naufraghi ed evitare altri morti. In realtà è solo l’ennesima occupazione di un territorio per fini politici – strategici.
Da due settimane non si hanno notizie ne di sbarchi ne di recuperi in mare , le condizioni metereologiche non permettono la navigazione di nessun tipo. Si arriva sull’isola solo via aerea.

Lampedusa ancora una volta è destinata ad essere un pezzo della scacchiera della politica non più solo italiana. L’operazione è stata autorizzata dal Governo a seguito dei 366 morti del naufragio del 11 novembre, quando negli ultimi due anni si sono contati oltre 3600. Perché solo ora? Grazie alle leggi sulla migrazione l’isola oggi è totalmente militarizzata.
Negli ultimi giorni sono iniziati i lavori per ristrutturare il padiglione del Centro Imbriacola, incendiato nel settembre 2011, e vanno avanti a tamburo battente … notizie ufficiose parlano dell’istallazione di un gigantesco radar a ponente.
E mentre i giornalisti parlano dell’inaugurazione del Giardino dell’Accoglienza in cui saranno piantati 366 alberi, raccontano dell’economia che gira grazie ai soldati presenti, esaltano l’espansione del nuovo aeroporto internazionale … ci si rende conto che l’isola è oramai una grande caserma destinata a diventare la base logistica di ogni operazione per il controllo militare del Mar Mediterraneo.

giovedì 28 novembre 2013

[BSA PAVIA] raccolta farmaci per la clinica autogestita Hellenikon di Atene

La Brigata di solidarietà Attiva Pavia sostiene l'iniziativa della rete nazionale DONNE NELLA CRISI intitolata "Carovana di solidarietà con la clinica autogestita Hellenikon di Atene".

1. Cosa è la carovana di solidarità con la clinica autogestita Hellenikon di Atene?

Tra ottobre e novembre 2013, una carovana di solidarietà attraverserà l’Italia, passando per 15 città sparse nella penisola, con lo scopo principale di raccogliere medicinali e altri materiali per la clinica autogestita Hellenikon di Atene. Questa grande iniziativa di solidarietà internazionale è stata lanciata e organizzata dalla rete nazionale “Donne nella crisi”.

Sito web: http://www.donnenellacrisi.net/
e-mail: donnenellacrisi@googlegroups.com

2. Gli scopi della carovana sono:

1) raccogliere e convogliare in Grecia i medicinali e le attrezzature mediche di cui la clinica ha urgente bisogno per mandare avanti il lavoro di cura. Hellenikon non accetta soldi, ma per acquistare il suddetto materiale, la campagna di solidarietà promuove la raccolta diretta di denaro;

2) informare la popolazione italiana della drammatica situazione del sistema sanitario in Grecia, ma anche delle alternative che stanno emergendo in quel paese;

3) avviare una lotta collettiva contro i tagli alla sanità pubblica perpetrati dal governo italiano e connessi alle politiche di austerità.

3. Che cosa è la Clinica Comunitaria Metropolitana di Hellinikon?

Questa clinica autogestita fornisce ASSISTENZA MEDICA GRATUITA ai DISOCCUPATI e ai POVERI non coperti dal sistema previdenziale o con salario molto basso. Maggiori informazione le potete trovare qui: http://mkie-foreign.blogspot.gr/

LA RACCOLTA A PAVIA

In occasione del passaggio della Carovana la “Brigata di solidarietà attiva di Pavia” (BSA-PV) sostiene questa iniziativa con la raccolta nel territorio pavese dei farmaci richiesti dalla clinica (vedere "Elenco dei medicinali”) e con la consegna degli stessi alla Carovana in una delle tappe previste del suo percorso.

A CHI CI RIVOLGIAMO?

A tutti coloro che posseggono farmaci NON SCADUTI che non usano più o che ne vogliono donare di nuovi. Preghiamo inoltre le farmaciste e i farmacisti di aiutare i propri clienti nella scelta dei medicinali adatti che si trovano nell'elenco che forniamo.

- - - ATTENZIONE — — —

Per favore, non portateci medicinali scaduti o che stanno per scadere. La clinica non somministra medicinali scaduti ai propri pazienti e riciclare le medicine comporta un ulteriore carico di lavoro.

mercoledì 27 novembre 2013

[ALLUVIONE SARDEGNA] report del 26 novembre 2013



APRIAMO IL REPORT CON DUE RINGRAZIAMENTI:
il primo ai No tav che si sono adoperati per una raccolta fondi per aiutarci

il secondo alla curva Primavera del Torino, che hanno raccolto beni di prima necessità che sono stati recapitati tramite la Brigata di solidarietà attiva Cuneo





Siamo arrivati a Olbia ieri mattina e abbiamo preso contatti al centro della Croce Rossa allestito nella palestra delle scuole medie di via Nanni (prima della zona industriale, a nord del porto). Ci hanno regalato pale e stivali, ci hanno fatto mangiare senza chiedere accrediti né nulla. Una breve chiaccherata in Comune ci ha fatto capire che il Comune stesso e la Protezione civile locale sono molto polemici con la Prociv nazionale che come al solito cala dall'alto e gerarchicamente, nella migliore tradizione militarista, senza coordinarsi coi singoli centri operativi. A queste accuse la Protezione civile nazionale, invece di migliorare l'organizzazione e la collaborazione, sta rispondendo sui giornali accusando la Protezione civile locale di non essersi organizzata a dovere. In mezzo a questo rimpallarsi di responsabilità ci sono gli alluvionati che sanno perfettamente che i magazzini sono pieni, ma non c'è un livello di consapevolezza della situazione sul territorio da parte della protezione civile da capire come effettuare la distribuzione in maniera efficace. Tantochè alcuni si sono autorganizzati, prendendo i materiali dai magazzini e distribuendoli loro stessi: non esiste nessun operatore chiuso dentro un ufficio che possa avere una mappatura delle problematiche chiara come la gente stessa e i volontari che si spostano di casa in casa. Ciò che emerge dalla situazione è un stretto livello di legame di comunità che fa si che la solidarietà sia capillare e che le incapacità delle istituzioni burocratizzate vengano superate con un livello di attivismo e impegno diretto e solidale delle persone, come già abbiamo vi sto in Emilia, dove molte erano le situazioni di campi e magazzini autorganizzati. Il Comune ci ha dato dellemappe, dimostrano comunque buona volontà di collaborazione, e segnalato zone di Olbia ancora critiche, che sono quelle a ridosso del torrente principale e di un altro torrentello che attraversano la città e che sono esondati

lunedì 25 novembre 2013

[EMERGENZA SARDEGNA] Brigate di solidarietà attiva in sostegno alla popolazione alluvionata

stamani è arrivato in Sardegna in 2° gruppo di volontari BSA da livorno con 2 mezzi carichi di coperte, stivali, pale, alimenti a lunga conservazione, ecc.. a presto aggiornamenti! AVANTI BRIGANTI!

***
CONTINUA A LIVORNO LA RACCOLTA Bsa Toscana Livorno PER EMERGENZA IN SARDEGNA: ecco il primo elenco dei materiali che potete portarci ogni giorno all' Ex Caserma Occupata
> ATTREZZATURE PER AIUTARE A PULIRE: pale, vanghe, scope e tira acqua, stivali in gomma, abbigliamento impermeabile e incerate, guanti di gomma e da lavoro, cuffiette e cappelli per il freddo, cassetta attrezzi, palette, rastrelli, ecc..
> MATERIALI DA CAMPO PER IL FREDDO: coperte, cuscini, materassi, lenzuola,asciugamani, federe, brande, sacchi a pelo, piumoni, thermos, fornelletti a gas , candele

giovedì 7 novembre 2013

[BSA TOSCANA]Livorno- perquisizioni e denunce all'Ex Mutua occupata

SABATO 9 NOVEMBRE Manifestazione cittadina
ALLE 17 IN PIAZZA CAVOUR
SOLIDARIETA' E INDIGNAZIONE NON BASTANO!
SCENDI IN PIAZZA LIVORNO!

C'è a Livorno un Pd sull'orlo della crisi di nervi.
La perquisizione avvenuta tre giorni fa all'Ex Mutua Occupata, (struttura in cui vivono 14 famiglie e che ospita un consultorio gratuito, un centro di riuso e riciclo dei materiali e un ostello autogestito)e le 16 conseguenti denunce verso “i soliti noti” dicono un po' questo.

Ci sono alcune realtà autorganizzate a Livorno che il Pd non riesce più a sopportare, tanto il livello di contraddizione in cui, dal basso, i militanti l'hanno spinto.
Ben ci ricordiamo le cariche a freddo alla festa del Pd del dicembre 2012 , poi quelle del giorno dopo in pieno centro a Livorno.
Una sequela infinita di denunce usate per criminalizzare chi combatte tutto lo schifo che il Pd sta facendo a livorno: dai barili tossici in mare, al rigassificatore, all'incapacità di gestire l'emergenza abitativa e non solo.
Ci sentiamo di inserire, checchè ne dica il Pd Livornese che arriva quasi ad esprimere solidarietà agli occupanti, questa perquisizione in un quadro repressivo contro le realtà autorganizzate livornesi, in particolare contro l'Ex Caserma.

mercoledì 6 novembre 2013

Saluzzo, il tempo delle tende è finito: tornate nelle baracche!

Giovedì 7 novembre, dopo una generossissima proroga di due settimane, le 20 tende del ministero saranno smontate. Si auspicava ancora un incontro tra migranti e rappresentanti del Comune, per concordare insieme una data ragionevole per lo smontaggio, viste le esigenze di chi ancora sta lavorando nella raccolta della frutta, ma l’incontro non c’è stato. Arrivate a metà settembre, oltre quattro mesi dopo l’arrivo dei migranti, le 20 tende hanno ospitato la metà degli accampati a Guantanamò. Si è trattato dell’ennesimo rattoppo in stile emergenziale – visto che a Saluzzo un percorso di accoglienza dignitosa negli anni non si è voluto costruire – che ha costretto oltre 200 persone a convivere con freddo, umidità, infiltrazioni di acqua, senza brande, materassi, coperte, docce calde e servizi igienici per tutti e nemmeno un luogo asciutto dove poter cucinare e dove poter sostare prima di andare a dormire. Nel frattempo, l’altra metà dei migranti arrivati al Foro Boario ha continuato a vivere nelle baracche auto-costruite, in condizioni analoghe o peggiori, perchè sotto le tende posto per tutti non ce n’era.

sabato 2 novembre 2013

[CASTELNUOVO SCRIVIA] COMUNICATO STAMPA CASTELNUOVO SCRIVIA

Comunicato Stampa Castelnuovo Scrivia

Il Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia, realtà autorganizzata composta da braccianti e solidali, ha rinnovato la richiesta di un incontro urgente con il Prefetto di Alessandria per discutere della drammatica situazione dei braccianti marocchini licenziati dell’azienda agricola Bruno e Mauro Lazzaro di Castelnuovo Scrivia al fine di ricercare soluzioni condivise e praticabili.

domenica 27 ottobre 2013

[BSA TOSCANA] sgomberato l'ex colorificio occupato a Pisa

Stamattina, nell’indifferenza dell’amministrazione comunale, un ingente schieramento di forze “dell’ordine” ha iniziato lo sgombero all’ex colorificio liberato di Pisa, concretizzando la sentenza del tribunale che aveva disposto il sequestro dell'immobile per restituirlo alle speculazioni.
14mila metri quadrati recuperati dal Municipio dei Beni Comuni nell'ottobre di un anno fa e restituiti alla collettività dopo 7 anni di totale abbandono, in pochi mesi sono stati sede di tantissime attività sociali, culturali e politiche, in pochi mesi la forza dell’autorganizzazione dei compagni pisani, è stata un esempio per tutti, ma ancora una volta si preferisce tenere un posto chiuso piuttosto che al suo interno si sviluppino attività sociali e spazi di lotta, ancora una volta si preferisce sgomberare in nome della "legalità" che difende padroni e speculazioni.

giovedì 24 ottobre 2013

19 Ottobre: liberi tutti!

Siamo felici. Felici di uscire con questo comunicato postumi.
Sara, Celeste, Raffaele, Rafel, Giovanni e Massimo sono liberi.
L'udienza ha confermato che non sussistevano motivi per l'arresto.
Ma noi il comunicato lo pubblichiamo comunque, col sorriso sulle labbra, perchè la solidarietà ha sempre valore e perchè funga da bentornato per i compagni.

Striscione bsa Pavia 
 C'eravamo tutti in piazza il 18 e 19 il ottobre. Studenti, lavoratori, disoccupati, precari, italiani e migranti. Si sono chiesti a gran voce casa e lavoro. Si è ribadita la contrarietà all'austerità, modello economico dichiarato fallito ormai anche dagli stessi economisti che lo hanno concepito.
Perchè la crisi noi non la dobbiamo pagare! La paghino i padroni!

E lo stato ha reagito come sa fare meglio: caricando, arrestando. Le prime cariche già il Venerdì mattina, al Pigneto: un plotone di celerini travolge il mercato e picchia commercianti, clienti e una ventina di ragazzi che volantinavano.

mercoledì 23 ottobre 2013

SANGUE NOSTRUM- sulla morte di Ousmane Diallo a Campobello di Mazara

Esprimiamo la nostra rabbia e ci uniamo al dolore della famiglia  e della comunità senegalese per la morte di Ousmane Diallo, il ragazzo senegalese morto domenica all’ospedale Civico di Palermo dove era ricoverato per ustioni gravissime provocate da un fornello da campo esploso tra le sue mani mentre si trovava nelle campagne siciliane per lavorare. E’ morto per guadagnare pochi euro al giorno, come altre migliaia di persone che ogni giorno rischiano la vita per sopravvivere in questo paese lavorando. Denunciamo le ignobili condizioni di vita dei lavoratori africani a Campobello di Mazara per la raccolta delle olive, accampati in un ghetto invivibile. Più di 25.000 donne e uomini migranti lavorano nell’agricoltura siciliana, permettendo a questo settore della nostra economia di reggersi in piedi anche in tempo di crisi. Le loro condizioni di sfruttamento sono però inaccettabili e troppo spesso, dietro la frutta e la verdura che consumiamo, si nascondono storie di violenza e di morte, di violazione dei diritti fondamentali, di esistenze condotte in condizioni disumane e degradanti. Anche queste morti ci appartengono, anche questo è “sangue nostrum”, perché le forme di neoschiavismo cui assistiamo sono permesse dalla Legge Bossi-Fini, che produce “clandestinità” e riduce i lavoratori a non-persone senza diritti, che non possono alzare la testa per il rischio di venire detenuti ed espulsi. Chiediamo che si prendano finalmente adeguate misure contro lo sfruttamento dei migranti e per il rispetto dei diritti umani inviolabili, a cominciare dall’abrogazione delle leggi vigenti in materia di immigrazione, leggi che mentre dichiarano di combattere l’illegalità, non fanno altro che produrla incessantemente.

Cobas Palermo, Osservatorio Noureddine Adnane, Laici Comboniani, Laboratorio Zeta, CISS, Pietro Milazzo CGIL Sicilia, Salesiani S.Chiara Palermo, Rete Campagne in Lotta

giovedì 17 ottobre 2013

[BSA CASTELLI] La rivolta di Albano contro i funerali di Priebke

Appena trapelata la notizia dei funerali di Priebke ad Albano, immediatamente è scattato il passaparola e il tam tam sui socialnetwork. Appuntamento ACHTUNG BANDITEN per un presidio autoconvocato alle 16:30 davanti la confraternita S.Pio X. Dalle 16 hanno cominciato ad arrivare tanti cittadini dei castelli romani, indignati per l’imminente gazzarra nazi-fascista. Eppure il Prefetto Pecoraro nei giorni precedenti aveva garantito che i funerali del gerarca nazista non dovevano essere il pretesto per una manifestazione nostalgica. Nonostante questo ad Albano, dalle prime ore si era capito che non sarebbe stato così. Primo indizio l’ospitalità da parte della confraternita Lefebvriana. Scismatici della chiesa cattolica, scomunicati da Giovanni Paolo II con cui Ratzinger ha tentato più volte un riavvicinamento, da sempre hanno manifestato le loro simpatie nazi-fascite. Molto spesso hanno ospitato vecchi e nuovi fascisti. Per loro le camere a gas sono state solo dei disinfettanti. Eppure il Vicariato si era subito sfilato, negando ogni disponibilità per esequie religiose. Forse però qualcosa gli è sfuggito di mano.
Secondo indizio la presenza di Maurizio Boccaci nei dintorni della chiesa. Boccaci, già leader del Movimento Politico Occidentale, poi BaseAutonoma e oggi Militia, è stato addirittura scortato e accompagnato dalle forze dell’ordine all’interno della confraternita.

mercoledì 16 ottobre 2013

[BSA NAZIONALE] COMUNICATO ADESIONE MOBILITAZIONE 18-19 OTTOBRE


"Non vogliamo che lo Stato ci aiuti, vogliamo che ci tolga i piedi di dosso”

(sub comandante Marcos)

Il 18 e 19 ottobre sono due importanti giornate di mobilitazione nazionale, il primo vero banco di prova dopo il 15 ottobre 2011.
In questi due anni l'incedere della crisi ha contribuito a frammentare e disgregare la possibilità di una reale ricomposizione sociale, dividendo i lavoratori, alimentando la guerra tra poveri e separando le lotte. In questi due anni le realtà militanti di base hanno però continuato a portare avanti dei difficili percorsi di rivendicazione collettivi e di ricomposizione, dal diritto all'abitare alla difesa e salvaguardia del territorio che il capitale vorrebbe continuare a sventrare e distruggere in nome del profitto. Ovviamente prendendo sempre più le distanze da quella “sinistra legalitaria” che poco ha presente le condizioni dell'Italia reale: l'abbiamo vista la legalità applicata a Lampedusa, o dalla polizia che sgombera gli occupanti delle case, o dai magistrati che reprimono il dissenso comminando condanne da epoca fascista.
La Federazione Nazionale delle Brigate di Solidarietà Attiva, da anni impegnata nel supportare processi di auto organizzazione, dai terremotati dell'Aquila e dell'Emilia ai lavoratori stranieri e italiani, parteciperà allo sciopero del 18 ottobre indetto dai sindacati di base, ritenendo fondamentale una opposizione totale alla distruzione dei diritti dei lavoratori perpetrata in nome dell'austerità: dalla Riforma Fornero al liberticida accordo di Rappresentanza.
Anche il 19 saremo presenti e ogni Bsa territoriale si collocherà nei vari spezzoni tematici in base alle pratiche attivate sul territorio.
Il 18 e 19 ottobre 2013 ci auguriamo sia l'inizio di un percorso nuovo, concreto realmente in grado di connettere le resistenze attualmente in atto su tutto il territorio nazionale , con un rapporto più stretto e collaborativo tra le varie realtà di movimento e i sindacati di base, per trovare percorsi comuni e condivisi verso il superamento dello stato di cose presente.



  ROMA - PIAZZA SAN GIOVANNI -
venerdi 18 ottobre - dalle ore 18.00 - Speak corner -

Mutualismo e Conflitto, verso la nuova confederalità sociale -
intervengono: Officine Zero, Cinecittà bene Comune, Centro Sociale Astra, Cantiere Milano, GAP Lodi Brigate Solidarietà, Attiva Car@Col – Viareggio, R@P – Rete @autorganizzazione popolare USB

venerdì 11 ottobre 2013

"LAMPEDUSA E CANALE DI SICILIA: DAL 1990 AL 2013, OLTRE 20MILA MORTI IN MEZZO AL MARE. LA BOSSI FINI UCCIDE. CORRIDOIO UMANITARIO SUBITO"


A Lampedusa la notte del 2 ottobre un barcone con a bordo oltre 500 persone provenienti dall’Africa prende fuoco e sprofonda. Alcune persone vicine ad Askavusa, collettivo di compagni locali, si trovano, per caso, nelle vicinanze cominciano a soccorrere subito i migranti. Ne salvano 47, poi in barca non c'è più posto. La Guardia Costiera impiega un'ora ad arrivare e quando arriva NON si muove: risponde che “attendono ordini da Roma, per seguire i protocolli”. Nel frattempo centinaia di persone annegano davanti ai loro occhi. Dopo ne salveranno poco meno di un centinaio, tutti indagati per immigrazione clandestina. Gli altri sono dispersi, morti ammazzati, poi inghiottiti dal mare che sta ancora restituendo i cadaveri.
Alcuni pescherecci non si sono fermati a prestare soccorso per paura di essere denunciati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: ricatto e conseguenza disumana della legge Bossi-Fini. Dal 1990 al 2013 ci sono stati oltre 20.000 morti accertati in mezzo al mare, mentre non si contano più invece i respingimenti (finanziati dall’Unione Europea) molti dei quali avvenuti direttamente in mare, anche se le norme internazionali dovrebbero garantire a tutti la possibilità di chiedere asilo politico.
Chi si salva invece conosce poi le mostruosità di Cie, lavoro nero, caporalato, ghetti e baraccopoli, repressione e razzismo. La Bossi-Fini produce infatti un chiaro sistema di sfruttamento della manodopera immigrata: legando il permesso di soggiorno al contratto di lavoro determina forti condizioni di ricatto, che inducono ad accettare obbligatoriamente qualsiasi tipo di lavoro ed a qualsiasi condizione. La rivendicazione dei propri diritti e qualsiasi tipo di attività sindacale sono minacciate dalla perdita del lavoro e conseguentemente dalla possibilità di “esistere legalmente” in Italia.La Bossi-fini, non è altro che la degenerazione di un processo normativo iniziato con la legge Turco- Napolitano. Di fatto istituisce anche il reato di disoccupazione e più che una legge sull'immigrazione è una legge sul lavoro il cui scopo è produrre manodopera ricattabile e a basso costo,condizione esasperata dalla crisi economica. La concorrenza tra lavoratori italiani ed immigrati è costruita ad arte e la guerra tra poveri che ne consegue non fa altro che peggiorare le condizioni di tutti i lavoratori in Italia. Se poi qualcuno di questa legge ci muore, beh, agli occhi di chi la sostiene sembra solo un “effetto collaterale”. Ancora una volta ribadiamo che la Bossi-Fini è una legge assassina. Ancora una volta affermiamo che il reato d’ immigrazione clandestina è solo un enorme regalo a padroni e sfruttatori.