UN'ALTRA IMMIGRAZIONE: dal sud al nord storie di conflitti e di integrazione
ore 19:30: Cena/dibattito presso il CSA Pacì Paciana
Proiezione video progetto Puglia Braccianti XXI secolo a cura di:
ore 19:30: Cena/dibattito presso il CSA Pacì Paciana
Proiezione video progetto Puglia Braccianti XXI secolo a cura di:
BRIGATA DI SOLIDARIETA’ ATTIVA
intervengono:
Brigata di Solidarietà Attiva
Presidio Sopra e sotto la Gru (Brescia)
Immigrati auto-organizzati (torre di via Imbonati Milano)
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro lunedì 14 marzo (non è sufficiente l'adesione all'evento in facebook);
menù completo, possibilità menù vegetariano;
prezzo 10€;
Cel. 3474882313 (Roberta) 3287352676 (Davide)
ore 17:00: presso il TEATRO DEL POLARESCO
Incontro di formazione base: inquadramento socio-politico sulle condizioni dei nuovi braccianti migranti in Italia e illustrazione degli strumenti legali utili ai migranti (contratti di lavoro, permessi, sanità...)
Dalla prima sperimentazione di un campo d’accoglienza autogestito alle torri occupate per lottare contro la sanatoria truffa, dal “sud al nord” storie di un’altra immigrazione.
Estate 2010, Nardò, come ogni anno centinaia di turisti arrivano ad affollare le spiagge del Salento e come ogni anno centinaia di migranti arrivano a lavorare nelle campagne dell’entroterra pugliese.
Abituati ad accamparsi in ruderi senza elettricità ed acqua corrente o a cercare riparo negli uliveti, l’estate scorsa hanno trovato altro. Un campo d’accoglienza non militarizzato, ma autogestito, una sperimentazione unica nel suo genere, condivisione degli spazi e soprattutto delle regole di convivenza, nessun tipo di imposizione civilizzatrice e non mero assistenzialismo, ma l’idea che il migrante non è un soggetto debole ma un lavoratore, e come fecero i braccianti italiani di inizio novecento, si ritrova a dover lottare per i suoi diritti.
Per questo le Brigate di Solidarietà Attiva hanno ideato un progetto basato su solidarietà tra pari e autorganizzazione, partendo da quell’idea che riconosce il migrante non come soggetto bisognoso d’aiuto, ma come soggetto con una identità propria e portatore di diritti inalienabili. La condizione di clandestino ha come risultato quello di mantenere un bacino di manovalanza a basso costo, ricattabile e impossibilitata a pretendere diritti.
Forza lavoro che però si sta ribellando, dal sud al nord, come ci dimostrano i fatti di Rosarno prima, quelli di Milano e di Brescia poi, dove dei lavoratori, decidono di lottare contro la criminalizzazione alimentata dalla cosiddetta “sanatoria truffa”.
Una sanatoria, strumento già di per sé insufficiente e contraddittorio, spacciata come soluzione al problema del lavoro nero, ma in realtà connivente nel perpetrarlo.
Non solo, una sanatoria che si rivela essere sotto vari aspetti una truffa, sia perché arbitrariamente rivolta ad una sola categoria lavorativa, sia perché modificata in senso restrittivo mesi dopo la chiusura delle domande, sorta nel contesto di doppia ricattabilità in cui la Bossi-Fini costringe il migrante, dando modo a finti datori di lavoro e vere e proprie organizzazioni criminali di schiavizzare e di estorcere ingenti somme di denaro in cambio di promesse di regolarizzazione mai mantenute.
Di fronte a questa realtà la risposta è stata forte, proprio in quei luoghi dove i migranti sono sfruttati, scioperano nelle campagne al Sud, occupano le gru a Brescia, salgono sulle torri a Milano. In tutti i casi creano conflitto e resistono, chiedono che vengano riconosciuti i loro diritti, chiedono dignità e giustizia sociale.
Tutto questo in una società dove il migrante è relegato in una condizione di marginalità e schiavitù dovuti a razzismo e xenofobia, acuiti da una crisi che, colpendo tanto gli italiani quanto gli stranieri, dovrebbe invece vederli uniti nelle stesse rivendicazioni.
La Brigata di Solidarietà Attiva Bergamo organizza un incontro per raccontare queste esperienze: lotte per la riappropriazione di diritti che noi, dandoli troppo spesso per scontati, stiamo perdendo senza reagire.
****Solidarietà tra Pari, Autorganizzazione, Senso Critico e Confitto sociale****
AVANTI BRIGATE
intervengono:
Brigata di Solidarietà Attiva
Presidio Sopra e sotto la Gru (Brescia)
Immigrati auto-organizzati (torre di via Imbonati Milano)
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA entro lunedì 14 marzo (non è sufficiente l'adesione all'evento in facebook);
menù completo, possibilità menù vegetariano;
prezzo 10€;
Cel. 3474882313 (Roberta) 3287352676 (Davide)
ore 17:00: presso il TEATRO DEL POLARESCO
Incontro di formazione base: inquadramento socio-politico sulle condizioni dei nuovi braccianti migranti in Italia e illustrazione degli strumenti legali utili ai migranti (contratti di lavoro, permessi, sanità...)
Dalla prima sperimentazione di un campo d’accoglienza autogestito alle torri occupate per lottare contro la sanatoria truffa, dal “sud al nord” storie di un’altra immigrazione.
Estate 2010, Nardò, come ogni anno centinaia di turisti arrivano ad affollare le spiagge del Salento e come ogni anno centinaia di migranti arrivano a lavorare nelle campagne dell’entroterra pugliese.
Abituati ad accamparsi in ruderi senza elettricità ed acqua corrente o a cercare riparo negli uliveti, l’estate scorsa hanno trovato altro. Un campo d’accoglienza non militarizzato, ma autogestito, una sperimentazione unica nel suo genere, condivisione degli spazi e soprattutto delle regole di convivenza, nessun tipo di imposizione civilizzatrice e non mero assistenzialismo, ma l’idea che il migrante non è un soggetto debole ma un lavoratore, e come fecero i braccianti italiani di inizio novecento, si ritrova a dover lottare per i suoi diritti.
Per questo le Brigate di Solidarietà Attiva hanno ideato un progetto basato su solidarietà tra pari e autorganizzazione, partendo da quell’idea che riconosce il migrante non come soggetto bisognoso d’aiuto, ma come soggetto con una identità propria e portatore di diritti inalienabili. La condizione di clandestino ha come risultato quello di mantenere un bacino di manovalanza a basso costo, ricattabile e impossibilitata a pretendere diritti.
Forza lavoro che però si sta ribellando, dal sud al nord, come ci dimostrano i fatti di Rosarno prima, quelli di Milano e di Brescia poi, dove dei lavoratori, decidono di lottare contro la criminalizzazione alimentata dalla cosiddetta “sanatoria truffa”.
Una sanatoria, strumento già di per sé insufficiente e contraddittorio, spacciata come soluzione al problema del lavoro nero, ma in realtà connivente nel perpetrarlo.
Non solo, una sanatoria che si rivela essere sotto vari aspetti una truffa, sia perché arbitrariamente rivolta ad una sola categoria lavorativa, sia perché modificata in senso restrittivo mesi dopo la chiusura delle domande, sorta nel contesto di doppia ricattabilità in cui la Bossi-Fini costringe il migrante, dando modo a finti datori di lavoro e vere e proprie organizzazioni criminali di schiavizzare e di estorcere ingenti somme di denaro in cambio di promesse di regolarizzazione mai mantenute.
Di fronte a questa realtà la risposta è stata forte, proprio in quei luoghi dove i migranti sono sfruttati, scioperano nelle campagne al Sud, occupano le gru a Brescia, salgono sulle torri a Milano. In tutti i casi creano conflitto e resistono, chiedono che vengano riconosciuti i loro diritti, chiedono dignità e giustizia sociale.
Tutto questo in una società dove il migrante è relegato in una condizione di marginalità e schiavitù dovuti a razzismo e xenofobia, acuiti da una crisi che, colpendo tanto gli italiani quanto gli stranieri, dovrebbe invece vederli uniti nelle stesse rivendicazioni.
La Brigata di Solidarietà Attiva Bergamo organizza un incontro per raccontare queste esperienze: lotte per la riappropriazione di diritti che noi, dandoli troppo spesso per scontati, stiamo perdendo senza reagire.
****Solidarietà tra Pari, Autorganizzazione, Senso Critico e Confitto sociale****
AVANTI BRIGATE