Riprendiamoci i campi per coltivare sviluppo e
integrazione
Due anni dopo la rivolta di Rosarno,
la crisi dell’agricoltura peggiora e le condizioni dei braccianti non accennano
a migliorare. Ancora ghetti senza acqua né luce, ancora salari da fame, ancora
guerra tra poveri in un territorio che soffre. Che fare?
Con la campagna SOS Rosarno ( http://www.equosud.org/ )
abbiamo cominciato un cammino diverso. Attraverso la rete dei Gruppi di
Acquisto Solidale, da un anno sosteniamo una produzione etica che ci consente
di sperimentare un diverso rapporto tra lavoratori immigrati e piccoli
proprietari contadini.
Ma non basta. La crisi economica
accelera le dinamiche di abbandono dei campi e accaparramento delle terre, a
tutto vantaggio di commercianti e giganti della Grande Distribuzione
Organizzata che impongono ai produttori prezzi sempre più bassi. Uno scandalo
che vale anche per realtà come la COOP, che pur applicando disciplinari
improntati alla sostenibilità sociale e ai diritti dei lavoratori, applica
prezzi alla fonte che rendono impossibile rispettare gli stessi, a meno di non
essere latifondisti o grossi commercianti.
Questi potenti speculatori hanno
tutto l’interesse a mettere i poveri contro i poveri, a neutralizzare così il
conflitto sociale che sarebbe naturale risposta alle politiche antisociali
imposte dall’alto col sostegno dei grandi gruppi. Come risposta popolare a
tutto questo, sulla stessa scia di SOS Rosarno, nasce la campagna “Ingaggiami
contro il lavoro nero – riprendiamoci i campi per coltivare sviluppo e
integrazione”, che avanziamo a gruppi d’acquisto, associazioni, sindacati,
organizzazioni di solidarietà. Un nuovo sviluppo della campagna già avviata a
Nardò, in Puglia, negli ultimi anni, da parte delle Brigate di Solidarietà
Attiva e dell’Associazione Finis Terrae, fondamentale supporto
all’organizzazione dell’epocale sciopero di quest’estate.
Per offrire un’alternativa
praticabile ai piccoli contadini che vogliono convertirsi al biologico e hanno
bisogno di tre anni per farlo e per far capire coi fatti che la soluzione alla
crisi non passa attraverso lo sfruttamento di chi è più debole ma può nascere
solo dalla solidarietà e dalla cooperazione sociale.
Un progetto a favore dei braccianti
immigrati, per favorire l’emersione dal lavoro nero grazie all’applicazione ai
produttori di un prezzo equo che ne consente la regolarizzazione. Un progetto di
resistenza contadina, per contrastare l’accaparramento di terre che delinea un
nuovo latifondo ad opera di speculatori vari, dalle multinazionali al blocco
‘ndrangheto-politico-massonico… Un progetto per contrastare il nefasto progetto
di un Rigassificatore da realizzare a ridosso del porto di Gioia Tauro. Quello
che è stato pochi anni fa lo scalo più importante del Mediterraneo e che ora le
speculazioni della multinazionale che lo gestisce in monopolio sottopongono ad
una ristrutturazione depressiva che minaccia di condurre al licenziamento
migliaia di operai.
Noi vogliamo altro. Noi vogliamo che
i terreni agricoli di quel territorio rimangano tali e che possano dare un
lavoro in condizioni degne e rispettose ai lavoratori che vengono qui a fare la
stagione, come pure un reddito ai proprietari. Cosa impossibile se questi
ultimi trovano nell’agricoltura industriale l’unico sbocco… a quei prezzi,
buoni solo per il lucro delle industrie del succo o per i vampiri della grande
distribuzione, tanto vale non raccogliere gli agrumi… molto meglio vendere i
campi.
PER ATTIVARE UN CIRCUITO ALTERNATIVO
CHE CONSENTA AI CONSUMATORI DI AVERE UN BUON PRODOTTO A PREZZI POPOLARI
REALIZZATO SENZA SFRUTTAMENTO ALCUNO.
CHE CONSENTA AI CONTADINI DI PENSARE
CHE UN DIVERSO SVILUPPO AGRICOLO PER QUESTA TERRA E’ ANCORA POSSIBILE, CH’E’
POSSIBILE UN FUTURO.
PER DARE UNA POSSIBILITA’ DIVERSA AI
BRACCIANTI IMMIGRATI: CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DEGNE, UN RAPPORTO CON LA
POPOLAZIONE LOCALE FONDATO SUL RISPETTO E LA COLLABORAZIONE.
PER DIFENDERE IL LAVORO, SOSTENERE I
BRACCIANTI IMMIGRATI, SALVARE LA TERRA
Africalabria, uomini e donne senza
frontiere, per la fraternità
Brigate di Solidarietà Attiva
FLAI CGIL – comprensorio Gioia Tauro
GASPP – gruppo d’acquisto solidale e
popolare della Piana di Gioia Tauro
R@P - Rete per L'autorganizzazione
popolare
Associazione Finis Terrae
Per sostenere e partecipare alla
campagna è possibile ordinare le arance da Rosarno in base ad una delle
seguenti modalità:
"RETINA SOLIDALE" - 1,60€
al kg incluso IVA e spedizione
Una retina di arance per sostenere
piccoli produttori e braccianti insieme. Metà del ricavato andrà a coprire le
spese di produzione e distribuzione a filiera corta, sostenendo gli agricoltori
che strozzati dai prezzi della GDO sono costretti a mandare le arance al
macero. L'altra metà del ricavato andrà invece a sostenere i braccianti
sfruttati e costretti a vivere e lavorare in condizioni indegne, per l'acquisto
di gruppi elettrogeni, lavatrici, materiale per l'allestimento di docce e
servizi e per la predisposizione di spazi di assistenza, aggregazione e autorganizzazione.
ORDINI DI GRANDI QUANTITATIVI -
0,80€ al kg incluso IVA e spedizione Per i Gruppi d'Acquisto e in generale per chi volesse
fare ordini di grossi quantitativi, a sostegno dei piccoli produttori. Il primo
ordine per Milano e Provincia è a carico della BSA Milano (90 cassette da 10
kg). Ordine minimo: 5 cassette da 10 kg. Dal 14 Gennaio 2012 ogni sabato
organizzeremo banchetti informativi e punti di distribuzione per il ritiro
delle arance. Siamo anche disponibili ad organizzare incontri per raccontarvi
il progetto delle Brigate di Soldiarietà Attiva dall'esperienza di Nardò
2010-2011 a quella di Rosarno.
INFO e PRENOTAZIONI:
bsamilano@gmail.com
brigatatoscana@autistici.org
bsabergamo@gmail.com
bsa.padova@gmail.com