martedì 30 agosto 2011

Sesto dirigente contadino ucciso quest'anno in Para.Saremo i prossimi a morire, afferma Trocate, dirigente MST dello stato (26/8/2011)

Le battaglie dei contadini e dei braccianti in generale in ogni parte del Mondo sono sempre una spina nel fianco al capitalismo ed alle multinazionali,per questo siamo presenti e solidarizziamo con tutte le lotte per la giustizia sociale.

Il 25 agosto è stato ammazzato un dirigente dei lavoratori rurali del Para,
Valdemar Oliveira Barbosa, di 54 anni, alle 10 del mattino, con colpi di
pistola indirizzati al volto e al collo, nel quartiere São Felix, alla
periferia di Maraba. I colpi sono stati sparati da un uomo a bordo di una
moto, guidata da un'altra persona. Entrambi erano a volto coperto.
Conosciuto come Piauí, Valdemar è il sesto dirigente contadino della
regione ucciso quest¹anno da pistoleiros. Nel mese di maggio Valdemar ha
denunciato che era stato minacciato di morte da Vicente Correa, proprietario
della fazenda California, nel municipio de Jacundá, dove Valdemar aveva
guidato una occupazione nel 2010. Nello scorso settembre la fazenda è stata
sgomberata. Valdemar tuttavia progettava di occuparla di nuovo e
probabilmente per questo è stato ucciso.
L'avvocato della CPT della regione, José Batista, sottolinea che la morte di
Valdemar e degli altri lavoratori rurali nella regione non sono casi
isolati. Alla base dei crimini c'è il clima di alta tensione creata dai
conflitti di interesse tra latifondisti, imprese minerarie e famiglie senza
prospettive.Questa è una regione di espansione dell'agrobusiness e degli
interessi minerari. Questo provoca una immigrazione molto consistente
soprattutto di famiglie del Nordest, ma non ci sono politiche pubbliche di
riforma agraria e di inclusione per queste famiglie. Le alternative che
restano loro sono solo le occupazioni urbane o rurali sostiene
l¹avvocato.Le occupazioni rurali in particolare sono state oggetto di
intense repressioni da parte dei latifondisti. Ci sono omicidi sui quali in
genere non si indaga. E' chiaro che l'impunità incoraggia il diffondersi
della violenza.
Viviamo in una situazione di ansia, pensando che saremo i prossimi a
morire si sfoga Charles Trocate, dirigente del MST, che accusa i piani del
governo contro la violenza di scarsa efficacia e l'attuale gestione del
governatore Simão Jatene (PSDB-PA) di scendere a compromessi con il
latifondo e di utilizzare la repressione invece del dialogo. La precedente
governatrice Ana Julia ­ continua Trocate ­ non aveva un progetto di
politica agraria ma dialogava con i movimenti contadini,non c'era allora
fuoco incrociato su di noi.