Lampedusa,22/07-27/07/2011
Arrivato nell'ultima giornata del Festival mi sono accorto del legame importante uscito dal lavoro di aiuto da parte della BSA,coi briganti Francesco Sargentini (BSA Perugia) e l'ultimo acquisto Luca Milazzo (BSA Toscana).
I ragazzi e le ragazze di ASKAVUSA sono rimasti entusiasti non solo per il lavoro di accompagnamento e costruzione del Festival prima durante e dopo,ma per la loro grande capacità e tranquillità dimostrata nei rapporti sul campo in perfetto stile Brigata.
Il festival non è andato male,così dicono gli organizzatori della 3° edizione con nuove adesioni.
L'ultimo giorno alla BSA,prima dello spettacolo teatrale,lasciano lo spazio per un intervento sulla situazione Nardò e la campagna INGAGGIAMI CONTRO IL LAVORO NERO con maglia a seguito,comunicato letto da Sargentini e mia spiegazione sulla questione BSA in generale.
Prima della fine (ci tengo moltissimo a dirlo),sono stati elencati tutti i partecipanti alla manifestazione ed uno degli applausi più lunghi è stato rivolto proprio alla BSA coi suoi rappresentanti Luca e Francesco.
Nella casa c'è una ragazza di Firenze Francesca Materozzi,ha lavorato dentro l'ARCI e oggi ne collabora da esterna,poiché fino al 30/09/2011 l'ARCI ha avuto il consenso dal ministero dell'Interno per accedere al CPSA di Contrada Imbriacola,dopo una battaglia che durava dal 2007. Ci si reca due volte al giorno cercando di fare dei report seri sulle condizioni dei circa 580 migranti presenti (compresa la ex base Loran,dove però all'interno di questa non può entrare).
Francesca conosce bene il mondo dei rifugiati,inclusi quelli che abbiamo aiutato in Via Slataper,conosce tutte coloro che lavorano in questi ambiti,quindi mi sono sentito un attimo più tranquillo sotto questo aspetto,dirige due volte alla settimana uno spazio a“RADIO INSIEME” di Prato dove parla della situazione dei migranti e avrei chiesto di fare un intervento come BSA Toscana sulla situazione del monitoraggio e lavoro coi migranti a livello regionale e nazionale.
25/07/2011 presidio a pochi metri dall'ingresso del CPSA Contrada Imbriacola con 60 persone,sono state effettuate delle interviste,in una di queste anche il sottoscritto a nome BSA,le più significative quella a Francesca e alle volontarie di Terres des Hommes,le quali riportano integralmente le problematiche dei presenti all'interno avendo il permesso di accesso continuativo,la realtà interna con una maggioranza di minori,condizioni igieniche impossibili,alcuni di loro sono in condizioni sanitarie compromesse,non vengono curati come si deve,cosiderando che a Lampedusa non c'è un ospedale vero e proprio,quindi solo nei casi più drammatici vengono portati in un ambulatorio del posto.
Parlano di detenzioni fino a 68 giorni senza una risposta,senza la possibilità di usare lamette per la barba e shampoo,proibite da un'ordinanza arbitraria interna per impedirne il suicidio di alcuni di essi,tutto perchè essendo provati nel corpo e nella mente da una condizione d'indigenza e di indifferenza non sanno davvero cosa pensare,tra poco comincerà anche il Ramadan e molti di loro non vogliono farlo all'interno della struttura e stanno pensando di chiedere addirittura di tornare da dove sono venuti.
Una donna Nigeriana porta i segni delle violenze subite nel suo paese e a oggi non ci sono le condizioni per darle un permesso,quindi il suo destino pare sia quello del CIE,per poi magari finire di nuovo nelle mani dei suoi aguzzini.
Il ripetersi dell'assenza dello stato di diritto,continua nella sua direzione,tanto che molti dei ragazzi dentro il centro chiedono di sapere il perchè sono in un carcere,visto che non hanno commesso alcun reato e se il reato consiste nell'essere stranieri il responso è solo uno:sono rei a vita in uno stato che non li riconosce come umani.
L'ultimo sbarco per adesso è avvenuto il 20/07/2011,300 persone quasi tutti uomini e da quel giorno non è arrivato più nessuno,quindi per adesso non sappiamo quanto li tratterranno ancora e soprattutto dove li manderanno.
Sono arrivati tre avvocati penalisti da Milano dell'associazione Todo Cambia Luca,Stefano e Valentina,che si occuperanno per una settimana delle pratiche per agire in forma legale;due giorni fa sono stati arrestati 3 ragazzi per aver tentato la fuga dal CPSA stanno così valutando anche questa situazione. Stefano conosce Nives,quindi siamo entrati in perfetta armonia,direi che c'è un bel gruppo solido e le notizie arrivano,il monitoraggio e intervento continua a ritmo sostenuto e sono coinvolti in modo più deciso anche i ragazzi/e di ASKAVUSA,i quali a dicembre vorrebbero far partire il progetto LAMPEDUSA D'INVERNO.
Su questo punto mi soffermo un attimo perché come BSA saremo tenuti al corrente di tutto ciò che accade sull'Isola e a Francesco è venuta in mente un cosa un pò strana,ma secondo me molto in stile BSA,fare una festa di Capodanno a Lampedusa,una bella fetta di Briganti da tutta Italia,la proposta (tutta chiramente da valutare assieme)ha portato entusiasmo nelle file di Askavusa i quali ci hanno proposto di girare un documentario su di noi,chi siamo,come nasciamo e come gestiamo i nostri progetti con questa grande passione che ci lega così diversi,ma così solidali e attivi.
Sono venute delle/i ragazzi/e da tutta Italia Palermo,Trieste,Treviso,come aiuto al festival,monitoraggio e soprattutto una di loro Alessandra (parla arabo),ha girato il video sul presidio e appena lo ha montato ce lo manderà.
La situazione di Lampedusa a tratti tragica da molti punti di vista,partendo dal turismo calato visibilmente del 70% coi lampedusani arrabbiatissimi col governo e le loro propagande,non hanno un'area per la separazione dei rifiuti,l'acqua arriva nei container via mare per bere va comprata,la benzina e gasolio rispettivamente a € 1,84 e € 1,74 al LT,di scuole superiori esiste solo il liceo scientifico e per assurdo non c'è un liceo per il turismo,la grande dipendenza dal porto e dall'aereoporto per qualsiasi evenienza,sul primo abbiamo anche delle criticità a riguardo,visto che proprio in questi giorni non siamo riusciti a partire col furgone dall'isola a causa del maltempo,quindi 5 giorni senza partire coi mezzi dall'isola e con arrabbiature varie non solo dei turisti,ma anche dei pescatori i quali si chiedevano del come mai non partono navi così grandi quando loro escono puntualmente a pescare verso la sicilia con barche molto più piccole,senza dimenticarsi dell'ulteriore aggravamento della situazione turistica e per ultimo già detto prima la mancanza dell'ospedale il quale ribadisco nei colloqui coi lampedusani oltre ad essere una negazione del diritto alla salute,anche un'offesa agli abitanti di un'isola con 5000 residenti fissi e il non servizio mostra tutta la falsità di uno stato liberista e capitalista.
In questo ultimo nostro intervento abbiamo messo in campo la nostra essenziale capacità di analisi,di mediazione fra l'osservatorio di Palermo,Askavusa e ragazze/i intervenute al festival abbiamo portato avanti il nostro obbiettivo guardando a 360° sulle problematiche di questo paese in preda al delirio istituzionale propagandistico e disumanamente assente nelle problematiche sociali,dal basso come sempre saliamo proponendo pratiche semplici e ripetibili,un passo alla volta anche in memoria di Peppino Impastato e a coloro che lottano per un futuro migliore.
Giuliano Ciapetti BSA Nazionale