21 luglio 2011 — pagina 11 sezione: BARI
NEL Far West dei campi d' angurie di Nardò arrivano anche le pistole. Dopo un paio d' anni di relativa calma nelle distese su cui si spaccano la schiena gli extracomunitari, il 2011 torna annus horribilis, di prezzi crollatie costo del lavoro ridotto al minimo storico, di guerra tra poveri per assicurarsi l' ingaggio e guerra tra le aziende per cercare di piazzare sul mercatoi frutti della terra. La tensione è alta sotto il sole del Salento. E i racconti che ogni sera fanno gli immigrati di rientro alla masseria Boncuri, dove è stato allestito un campo di accoglienza gestito dai volontari di "Finis terrae" e delle "Brigate di solidarietà attiva", lo dimostrano. Parlano di caporali che sorvegliano le squadre, gli stessi che molti raccoglitori hanno già visto sui campi fotovoltaici di Tecnova, ma anche di altri uomini, che girano armati lungo i filari per vigilare affinché le aziende concorrenti non mettano in atto azioni di sabotaggio. Pochi giorni fa un italiano è stato assalito da un vicino di podere con una pala meccanica che gli ha provocato un taglio alla gola: portato in ospedale, la ferita gli è stata ricucita con 15 punti. L' aria è pesante, perché il mercato è senza regole: Grecia e Turchia hanno invaso i banchi a prezzi stracciati e i leccesi sono rimasti a bocca asciutta. Persino nei supermercati del Salento arrivano frutti dall' estero e le aziende locali gridano alla crisi, aspettando di ricevere dall' Unione europea i sussidi destinati a chi è stato danneggiato dal batterio killer. Il batterio, quaggiù, in realtà non si è proprio visto, ma la scelta di lasciare marcire molta parte della produzione ormai è presa. E il lavoro, in queste condizioni, ritorna nero come negli anni passati. Di colorato ci sono solo le magliette distribuite dai volontari, nell' ambito della campagna "Ingaggiami", insieme ai volantini scritti in quattro lingue sui quali sono elencati i diritti del contratto provinciale di lavoro: assicurazione contro gli infortuni, contributi per la pensione, indennità di disoccupazione. Inoltre acqua, che dovrebbe essere distribuita gratuitamente nei campi, e assistenza sanitaria. Sugli stessi volantini è riportato anche il tariffario, secondo cui un' ora trascorsa a raccogliere angurie deve essere pagata 8,82 e la giornata (6 ore e 30 minuti) 57,34 euro. I pochi che hanno ottenuto l' ingaggio, però, stanno in campagna dall' alba al tramonto e ricevono dai 4 ai 6 euro all' ora. Si lavora il doppio e si guadagna la metà, alla faccia del contratto. - CHIARA SPAGNOLO
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/07/21/nardo-il-far-west-nei-campi-di.html
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